Il segreto della bellezza

Storie Orientali e Sufi

Il grande pittore Wu-Tao-Tzu ricevette un incarico dall’imperatore: «Dipingi un quadro che mi riveli il segreto della bellezza».

Per la sua opera, gli venne dato un muro del palazzo. Se si fosse rifiutato di dipingere, gli sarebbe stata tagliata la testa.

L’artista si chiuse per vari mesi a lavorare. Il giorno in cui annunciò che l’opera era terminata, l’imperatore, accompagnato dalla corte e dal boia, andò a sedersi di fronte alla tenda che celava il muro.
«Spero di conoscere il segreto della bellezza per usarlo a sostegno del mio potere!» mormorò ansioso il monarca.

Wu-Tao-Tzu scostò allora la tenda e rivelò un paesaggio vasto come il mondo, in mezzo al quale si levava una montagna. Tutti lo guardarono rapiti. Passata la prima impressione, l’imperatore brontoló:
«È un bel paesaggio, niente di più! Ma dov’è il segreto che ti ho chiesto?»

il segreto della bellezza

Il pittore rispose:
«Lo possiede lo spirito che vive nella caverna ai piedi di questa montagna.»
In quello stesso istante, ai piedi della montagna si apri l’imboccatura di una caverna. Il pittore continuò:
«Ciò che è lì dentro è così bello che nessuno potrebbe esprimerlo. Maestà, le mostrerò come ottenerlo!» Il pittore batté le mani, diventò piccolissimo ed entrò nella caverna. Il masso che faceva da porta si richiuse dietro di lui. Il dipinto, a poco a poco, cominciò a svanire. Nessuno rivide mai Wu-Tao-Tzu.

A te l’interpretazione di questa piccola favola di saggezza.

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