Il valore autentica umiltà

Hasan di Basra nel corso degli anni si convinse di essere una persona umile. Il suo comportamento confermava la
sua convinzione, e le persone che lo conoscevano nutrivano nei suoi confronti lo stesso convincimento.
Un giorno, mentre passeggiava lungo la riva di un fiume, vide uno straniero accovacciato a terra accanto a una donna, mentre a turno bevevano da una fiasca di vino e ridevano di gran gusto.

Hasan pensò: «Sarebbe una buona azione riuscire a redimere quel debosciato che si dà all’alcool e frequenta
donne di cattivi costumi!».
Mentre quei pensieri gli stavano attraversando la mente, vide lo straniero gettarsi in gran fretta nel fiume. Alzando
lo sguardo si accorse che sette persone stavano annaspando nell’acqua mentre la loro imbarcazione stava colando a picco.

L’uomo, dopo averne portato in salvo sei, disse a Hasan:
«Tu che ti ritieni un uomo migliore di me, puoi certo salvare l’ultimo naufrago! Io ora sono spossato e non ce la farei».
Ma Hasan si rese subito conto di non essere in grado di salvarlo. E l’uomo morì.

il valore autentica umiltà

Allora lo straniero aggiunse: «Caro Hasan, questa per te è stata anche una prova! La donna qui presente è mia madre. Mentre dentro la fiasca c’è solo acqua. Tu sei come il tuo giudizio superficiale che si affida alle apparenze!»

Lanimo di Hasan fu colpito profondamente. Si gettò ai piedi dello straniero, comprendendo che era un nobile maestro.

E tra le lacrime gli chiese: «Nobile uomo! Cosi come hai salvato dalle acque questi naufraghi, salvami dal naufragio del mio amor proprio mascherato da umilta!».

«Pregherò Dio che esaudisca la tua preghiera» concluse lo straniero.

Da quel giorno Hasan non considerò più nessuno come inferiore a sé stesso.